Salute!
Quello che vedete qui in alto è l'ultimo salvataggio in progress della tavola su cui sono al lavoro da ieri sera.
Dopo essermi divertito molto nel cimento con il western mi sono voluto lanciare in un altro classico del fumetti di genere italiano: Dylan Dog.
A pochissimi giorni dall'avvento della Fase 2 che si inaugurerà sabato 27 settembre con l'uscita del n° 337 della serie regolare, scritto dall'esplosivo sceneggiatore Roberto Recchioni (Mater Morbi, Orfani, Battaglia, Asso, John Doe, Detective Dante, Napoli Ground Zero, Garret ed un botto di altra roba), al timone come curatore della serie.
La storia è disegnata dall'immenso Nicola Mari (nel link un'intervista su fumettologica) autore di Nathan Never e Dylan Dog e artefice dei famosi tarocchi di Nathan Never, un oggetto di culto per i fan bonelliani negli anni '90.
I colori sono ad opera del non di meno Lorenzo de Felici (già autore di Drakka, Le geniali invenzioni del Professor Caspita e ai controlli con Annalisa Leoni del mirabolante comparto cromatico di Orfani).
Il tris d'autori promette fuoco e fiamme: un vecchio lettore di Dylan Dog come me è in trepidante attesa e la scimmia -che viene blandita momentaneamente dai numeri finora usciti della fase 1 della gestione Recchioni- non accenna a mollare la presa così ho pensato di unire l'utile all'astinenza…
Tatticamente ho scansionato un paio di tavole del n° 328 dell'indagatore dell'incubo – Trash Island di Luigi Mignacco e Nicola Mari per l'appunto – e fatta la routine di rito di pulitura e selezione dei neri ho iniziato a studiare una metodologia di colorazione che si adattasse al tratto pulito e descrittivo dei disegni di Mari. Un colore che non invada ne disturbi le ricchissime campiture e i fittissimi tratteggi ma che possa sottolineare i volumi con rispetto.
Per la palette da usare mi sono rifatto in parte ai color fest in cui si vede lo studio di Dylan.
Ecco a Voi dunque il WIP della prima vignetta di questo nuovo esperimento cromatico:
Tatticamente ho scansionato un paio di tavole del n° 328 dell'indagatore dell'incubo – Trash Island di Luigi Mignacco e Nicola Mari per l'appunto – e fatta la routine di rito di pulitura e selezione dei neri ho iniziato a studiare una metodologia di colorazione che si adattasse al tratto pulito e descrittivo dei disegni di Mari. Un colore che non invada ne disturbi le ricchissime campiture e i fittissimi tratteggi ma che possa sottolineare i volumi con rispetto.
Per la palette da usare mi sono rifatto in parte ai color fest in cui si vede lo studio di Dylan.
Ecco a Voi dunque il WIP della prima vignetta di questo nuovo esperimento cromatico:
• La china ripulita:
• I colori di base con e senza disegni:
• Una prima fase di colorazione:
Ovviamente Vi terrò aggiornati con un nuovo post mercoledì sul progresso del lavoro.
Attendo i vostri commenti e Vi ricordo che se per sbaglio voleste rimanere aggiornati potete divenire lettori fissi cliccando sull'apposito bottoncino in alto sulla barra laterale qui a destra.!
Grazie e buon inizio settimana!
Enrico.
Enrico.
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